E’ tempo di cambiare, impara a investire
Data pubblicazione: 06 marzo 2025
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- Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, ma investono ancora poco
- Il motivo è legato alla paura del futuro e a conoscenze finanziarie limitate
- È il momento di cambiare: informati e affida i tuoi risparmi a un consulente finanziario
I RISPARMI DEGLI ITALIANI NEGLI ANNI
Fonte: FABI – Dati in milioni di Euro
In ritardo per i buoni propositi di inizio 2025? E che problema c’è: puoi sempre recuperare con i buoni propositi del post Carnevale. O del post Pasqua. Scherzi a parte, non è mai tardi per i buoni propositi. Uno di questi potrebbe essere imparare a risparmiare e investire meglio, senza paura di cambiare il tuo approccio alla gestione dei tuoi soldi.
Se è vero che diverse statistiche descrivono gli italiani come un popolo di grandi risparmiatori, infatti, lo stesso non si può dire per la loro propensione all’investimento. Secondo un recente studio condotto dalla FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani)(1), nel 2023 la ricchezza finanziaria degli italiani è arrivata a quota 5.216 miliardi: 80 miliardi in più rispetto all’anno prima e 552 miliardi in più rispetto al 2019. Ma dove vanno a finire tutti questi soldi?
Qualcosa rispetto al passato è mutato, complice l’inflazione elevata degli ultimi anni che ha reso ben chiaro a tutti il tema del potere erosivo dell’aumento dei prezzi sui risparmi tenuti sotto forma di liquidità. Diciamo che l’impennata inflazionistica ha avuto come effetto collaterale positivo quello di muovere un po’ di liquidità verso i mercati finanziari.
L’invincibile cautela degli italiani (che però ci porta a esagerare)
Nonostante questo, segnala la FABI, ancora a fine 2023 il 30% del risparmio degli italiani era distribuito tra conti correnti, conti deposito e contante. Il 26% risultava invece investito in azioni singole (e, anche qui, ci sarebbe da discutere), il 20% in polizze assicurative, il 13% in fondi comuni ed ETF e il 7% in obbligazioni.
Ancora più preoccupante – dal punto di vista di una corretta gestione dei risparmi - il quadro tratteggiato dall’ultimo rapporto ACRI-IPSOS, “Gli italiani e il risparmio”(2), secondo cui nel 2024 sono stati addirittura due terzi gli italiani che hanno scelto di non investire, prediligendo la sicurezza percepita della liquidità, mentre un terzo ha dichiarato di investire solo una piccola parte dei propri risparmi.
DUE TERZI DEGLI ITALIANI PREFERISCONO LA LIQUIDITÀ
In generale, investi almeno una parte dei tuoi risparmi o li mantieni liquidi, sul conto corrente?
Fonte: 24esima indagine ACRI-IPSOS “Gli italiani e il risparmio”
Da cosa dipende questo amore sconfinato per la liquidità, nonostante i rischi ormai noti a cui sono esposti i risparmi parcheggiati sul conto corrente?
- In parte, il motivo è da ricercare nel timore per un futuro incerto e nella convinzione che disporre di risparmi “pronti all’uso” in caso di emergenza è sempre una buona idea (e in un certo senso lo è, ma non occorre lasciare proprio tutto in liquidità).
- In parte, gioca un ruolo di peso la storica scarsa educazione finanziaria degli italiani: e quando non conosci una cosa, tipicamente, tendi a guardarla con diffidenza e a evitarla.
Nel suo ultimo Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane (3), Consob ha intervistato esclusivamente quelli che definisce “investitori consapevoli”, cioè persone che dichiarano di aver sentito parlare almeno di un prodotto finanziario e di essere gli effettivi referenti delle finanze familiari.
Sottoponendo a questo campione un test sulla comprensione di cinque nozioni finanziarie fondamentali (relazione rischio-rendimento, tasso di interesse, inflazione, mutuo, diversificazione del rischio), è emersa una percentuale di risposte corrette che oscilla tra l’88% (sulla relazione rischio-rendimento) e il 58% (sulla diversificazione di portafoglio). È vero che a una prima occhiata sembrano percentuali elevate, ma se ci soffermiamo a ragionare e consideriamo il campione esaminato, ci accorgiamo che in sostanza più di un terzo di chi si occupa della gestione finanziaria della famiglia non conosce il concetto di diversificazione.
CONOSCENZE FINANZIARIE DI BASE
Fonte: Rapporto Consob 2024 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane
Da oggi, meglio cambiare: una consulenza professionale contro ansie e paure
Sempre secondo il rapporto Consob, inoltre, circa l’86% dei partecipanti all’Indagine dichiara di aver almeno sentito parlare di criptovalute, un dato che scende all’82% per le azioni, al 66% per i prodotti del risparmio gestito. Anche qui, guardando i dati in controluce, notiamo che il 14% di chi gestisce gli investimenti della famiglia non ha mai sentito parlare di azioni. E il 34% di risparmio gestito.
Insomma, i risparmi ci sono e sono anche consistenti, ma vengono investiti poco, anche per effetto di uno scetticismo nei confronti dei mercati finanziari che è figlio della scarsa conoscenza. In quest’ottica, abbracciare il cambiamento potrebbe significare, concretamente, sconfiggere la tua “chiusura mentale” verso il settore finanziario.
Da dove iniziare? È semplice:
- studiando e informandoti attraverso le fonti più affidabili, come il blog Fineconomy;
- consultando chi davvero se ne intende e ha gli strumenti – professionali e umani, oltre che tecnologici – per ascoltarti. Per una migliore gestione dei tuoi risparmi.
Del resto, se hai un quesito di salute vai dal dottore, se hai una questione legale da risolvere ti rivolgi all’avvocato, per le materie fiscali contatti il commercialista, se devi ristrutturare casa ti confronti con un architetto, se vuoi imparare a giocare a padel cerchi un allenatore di padel: e allora, perché fare a meno di una seria e qualificata consulenza finanziaria professionale? È molto importante, invece. Di più: è fondamentale. Per superare preconcetti, ansie e paure e per allargare lo sguardo a tutte le opportunità che il mercato ti può realmente offrire.
(1) https://www.fabi.it/2024/02/17/i-risparmi-delle-famiglie-con-il-costo-del-denaro-al-45/
(2) https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2024-10/Report.pdf
(3) https://www.consob.it/documents/11973/287812/rf2024.pdf/f6025c22-1683-e191-ea3f-5e1f8acb8e99
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